INFIBULAZIONE - Pescara Trasgressiva

INFIBULAZIONE - Pescara Trasgressiva

INFIBULAZIONE

L'infibulazione è una INUTILE, CRIMINALE E STUPIDA mutilazione genitale femminile. Questa pratica è più o meno abitualmente in uso in almeno trenta Stati dell'Africa, in alcune regioni del Medio Oriente, dell'Asia, e sopravvive anche all'interno di alcune comunità di immigrati in Europa, America ed Australia.
Prevede tecniche diverse a seconda dell'etnia di appartenenza: asportazione del clitoride, delle piccole labbra e/o di parte delle grandi labbra vaginali, e cucitura della vulva che lascia aperto solo un foro per la fuoriuscita di urina e sangue mestruale.
Le origini dell'infibulazione sono legate a tradizioni arcaiche e pseudo-religiose. Sebbene non sia menzionata dal Corano, viene ancora usata per esercitare un assurdo dominio uomo sulla sessualità e la verginità della donna

EFFETTI

Queste mutilazioni provocano una diminuzione della capacità ed a volte la totale incapacità della donna di raggiungere l'orgasmo. I rapporti sessuali completi, sono impossibili fino alla scucitura della vulva, che viene effettuata direttamente dallo sposo, oppure tramite una dolorosa deflorazione durante la consumazione del matrimonio. Spesso intervegono cistiti, ritenzione urinaria ed infezioni vaginali. Così, i maschietti insicuri e col cazzo piccolo, sono più tranquilli.
Addirittura, in certi casi, le vedove e le divorziate sono sottoposte a reinfibulazione per ripristinare la purezza prematrimoniale!
Anche durante il parto possono verificarsi ulteriori danni. Il feto deve attraversare la massa di tessuto cicatriziale reso poco elastico dalle mutilazioni. In quel momento, non è più ossigenato dalla placenta ed il protrarsi della nascita toglie ossigeno al cervello, rischiando di causare danni neurologici.
E' inoltre frequente la rottura dell'utero durante il parto, con conseguente morte della madre e del bambino.
Però, i maschietti insicuri e col cazzo piccolo si sentono più a loro agio.

LA LEGGE ITALIANA

L'articolo 583-bis del codice penale italiano punisce con la reclusione da quattro a dodici anni chi, senza esigenze terapeutiche, provoca una mutilazione degli organi genitali femminili come l'infibulazione, l'escissione della clitoride o comunque qualsiasi pratica che abbia effetti dello stesso tipo.
Secondo un recente studio, in Italia le donne infibulate sono circa 30-35.000, e ci sarebbero ogni anno circa 2-3.000 bambine immigrate a rischio. Gran parte di queste statistiche si basa su dichiarazioni verbali ed auto-segnalazioni, mentre i veri e propri accertamenti medici sono ancora pochi a causa della reticenza delle famiglie e delle stesse donne. Inoltre, queste mutilazioni vengono eseguite, spesso a pagamento e senza anestesia, da sedicenti "dottori" ed "esperte anziane" conosciute solo dai membri delle comunità.

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27/04/2018 15:36

VORREIMANONPOSSO

A costo di passare per nazista, per l'uomo che ordina l'infibulazione propongo un trattamento ideale anche per gli stupratori recidivi. Asportazione del pene e dei testicoli, compreso lo scroto, con sutura completa di ogni apertura anteriore e deviazione del canale urinario nella parte terminale del condotto fecale,poco sopra lo sfintere.

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