HO INCULATO UNA MISTRESS – capitolo 1 – Locarno (Svizzera)  - Pescara Trasgressiva

HO INCULATO UNA MISTRESS – capitolo 1 – Locarno (Svizzera) - Pescara Trasgressiva

Un cordiale saluto a tutti i lettori di piccoletrasgressioni.com. Ho 24 anni ed un cazzo perfettamente nella media italiana ed europea (14,9 cm in erezione), nessuna ragazza si è mai lamentata, anzi! Ma “lui” non mi soddisfa, non soddisfa ME! Per questo, dopo diversi anni di relazioni amorose finite male a causa della la mia ossessione, che gli psichiatri chiamano “dismorfofobia” (paura e rifiuto del proprio corpo o di una parte di esso), ho deciso di provare a diventare uno schiavo. Quindi ho contattato via internet una donna dominante, una mistress, ed abbiamo iniziato a chattare. Lei mi ha spiegato come desiderava dominarmi e come io potevo servirla.
Ho risposto che avrei fatto qualsiasi cosa lei volesse. Quindi abbiamo deciso di incontrarci a casa sua quando era sola. Non l'avevo mai vista di persona prima di allora ed abitava in un quartiere elegante di Locarno (Canton Ticino).
Quando ho raggiunto il suo indirizzo, ho suonato il campanello, lei ha aperto la porta, mi ha invitato sul divano e si è seduta accanto a me. Aveva un bell'aspetto, indossava una camicia da notte nera e non sembrava assolutamente avere 40 anni e due figli.
Parlando del più e del meno, mi ha messo una mano su una coscia e l'ha tenuta così per qualche minuto. Poi, dal nulla, mi è arrivato un potente schiaffo sulla faccia ed ha chiesto se ero lì per servirla o per essere suo ospite.
Ho risposto:
- Mi dispiace...
E mi ha sganciato un altro manrovescio ancora più forte.
- Mi dispiace, PADRONA...
Si è calmata e mi ha ordinato di inginocchiarmi di fronte a lei. L'ho fatto immediatamente e mi ha messo un piede in bocca ordinando di leccarlo e spingendolo in avanti. Ho leccato e succhiato tutti e due i piedi per circa 10 minuti.
Subito dopo mi ha costretto a togliermi i vestiti ed a mettermi a quattro zampe come un cane, mi ha percosso il culo con un frustino per cavalli ed ha aumentato via via la violenza dei colpi. Quando il mio sedere era ormai rosso scuro, mi ha detto di seguirla come un cane in camera sua. Si è appoggiata alla sponda del letto ed ha comandato di tirarle su la camicia da notte e di leccarle il buco del culo. Ho iniziato lentamente e costantemente, inserendo il più possibile la lingua in profondità con un dentro e fuori come se la inculassi.

CONTINUA

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