FRATELLO PER FINTA – Bologna - Pescara Trasgressiva

FRATELLO PER FINTA – Bologna - Pescara Trasgressiva

Mio fidanzato Milvio è titolare piccola azienda trasporti in Bologna e cercava disperato trovare qualcuno aiutasse Youssef, autista marocchino che aveva assunto prova due settimane perchè mio fratello.   Aveva bisogno qualcuno che insegna leggere cartina di città, dintorno, dire quali strade prendere. Il navigatore non bastava, così chiesto a sua figlia Livia accompagnare Youssef e aiutarlo. Lei faceva mantenere a università, è stata costretta accettare. Quella mattina è seduta in cabina del furgone e ha spiegato le vie difficili di campagna e di periferia. Youssef è bel ragazzo e Livia era attirata, scherzavano e parlavano suo paese originario in Marocco. Mentre consegnavano cartoni in fabbrica, lui andato in bagno magazzino per pisciare, Livia seguito e visto in piedi davanti orinatoio con suo cazzo piena vista. Lei ansimava quando visto il pene scuro così... così grande! Dopo avere finito pipì, Youssef ha posato suo pene e, quando è girato, notato che guardava a bocca aperta. Cosa deve fare? 28 anni, con bella ragazza italiana di 22 che guarda suo cazzo, ha capezzoli dritti e sembra pronta? Ha portato in gabinetto con porta e si è scopata contro muro. Ha continuato a spingersi dentro e fuori in giovane vagina, contando tre orgasmi di lei prima tirare fuori suo cazzo e spruzzarla sperma su pancia e gambe. Tutti due ha pulito tutto con carta igienica e, dopo usciti da bagno e entrati in furgone, partiti e lei addormentata su sedile. I tre orgasmi avevano rilassata molto, così lui fermato a ombra di vecchia casa campagna. Quando svegliata, Youssef iniziato a strofinare sue piccole tette, lei guardato sorrideva. Livia guardato meglio e visto ragazzo nord-africano mezzo nudo e con grande erezione. Lei tolto nuovo bermuda, mutande, ha aperto gambe e lui piantato ancora cazzo duro in fessa dilatata e rossa. Dopo ricominciato pompare, lei goduto fretta ma lui non riuscire a venire. Allora è spostato e fatto scivolare cazzo in sua bocca, lei ha succhiato e, poi dieci minuti, ricevuto suo sperma in gola. Pochi minuti Livia, quasi senza forze, accompagnato giovane autista per rimanenti consegne. Sono arrivati a sede circa ore 14 e Milvio chiesto come mai così ritardo. Youssef risposto era colpa sua e che figlia era molto brava e che lui era felice averla in assistente anche in pomeriggio, ma lei detto che non si sente bene per caldo e tornata a casa. Forse qualcuno voi ha chiesto: “Come fa Leila sapere tutte queste cose?”. Facile, Youssef no è mio fratello, lui è mio sposo in Marocco!

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